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ONU: missione quasi impossibile

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Racconto e riflessioni di chi ha avuto la possibilità di partecipare alla simulazione dell’Assemblea Generale ONU a Bruxelles.

di Anna Rossi
Mentor: Paulo Lima

L’Organizzazione delle Nazioni Unite è, nell’immaginario comune, percepita come un grande forum di discussione tra i massimi rappresentanti delle varie nazioni mondiali con l’obiettivo della collaborazione alla pace. Ma, quest’immagine, per quanto affascinante, spesso porta con sé una sottostante nota di distacco dal cittadino comune, come se il lavoro che vi si svolge fosse talmente importante, complesso e delicato da risultare distante e non facilmente raggiungibile se non da alti funzionari dei governi.

Questo fascino dell’ambiente internazionale ha sempre avuto molta presa su di me, tanto da spingermi a tentare di colmare quel percepito distacco studiando questi argomenti all’Università e partecipando a progetti che li riguardano. In particolare, dal 12 al 16 febbraio 2024 ho avuto la possibilità di andare a Bruxelles per partecipare alla simulazione dell’Assemblea Generale dell’ONU.

Ma cos’è l’Assemblea Generale e come funziona? 

Come definisce la Carta delle Nazioni Unite (Capitoli III e IV), l’Assemblea è uno degli organi principali dell’ONU, composto da tutte le nazioni membri (193 ad oggi), ciascuna con un massimo di cinque rappresentanti. Quest’organo può discutere su tutti gli argomenti che rientrano, secondo la Carta, nelle sue competenze e può fare raccomandazioni ai Membri e/o al Consiglio di Sicurezza (organo composto da quindici membri, di cui cinque permanenti, con il potere di adottare risoluzioni) elaborate sulla base di un voto (ciascun membro ha a disposizione un solo voto) di maggioranza di 2/3 dei presenti per le questioni “importanti” e semplice per le “altre questioni”. 

La differenza sostanziale tra Consiglio ed Assemblea è che le decisioni del primo sono vincolanti, mentre quelle del secondo no, tuttavia, le decisioni che in Assemblea vengono adottate con un’ampia maggioranza possono esercitare forti pressioni sulle nazioni in quanto rappresentano un’opinione condivisa da un’ampia parte della Comunità Internazionale.

Di fatto i compiti dell’Assemblea sono: “esaminare i principi generali di cooperazione [..], compresi i principi regolanti il disarmo e la disciplina degli armamenti”; “discutere ogni questione relativa al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale che le sia sottoposta da qualsiasi Membro”; “richiamare l’attenzione del Consiglio di Sicurezza sulle situazioni che siano suscettibili di mettere in pericolo la pace e la sicurezza internazionale” (art. 11 dello Statuto).

La mia esperienza

La simulazione a cui ho partecipato vedeva i partecipanti raggruppati in coppie che dovevano rappresentare un paese assegnato dagli organizzatori e lo svolgimento dell’attività si articolava principalmente in due momenti: un primo importante momento di preparazione personale prima della partenza, della durata di un paio di mesi; e poi un secondo momento di vera e propria simulazione a Bruxelles.

La prima parte richiedeva lo studio autonomo dell’ONU e la ricerca estensiva delle caratteristiche geografiche, politiche e sociali del nostro paese. Inoltre, dopo aver ricevuto il tema della simulazione, era necessario uno studio più strategico della posizione del nostro paese sulla questione.

Per la mia simulazione il tema scelto era una proposta del comitato UNICEF riguardo alla situazione di individui a rischio (bambini e mamme) nell’ambito dell’attuale conflitto israelo-palestinese. L’obiettivo della simulazione era la gestione di varie sedute per giungere alla creazione del testo di una risoluzione comune sulla questione, e che questa questione fosse approvata almeno dalla maggioranza semplice dei paesi che erano presenti. 

Nel corso delle giornate abbiamo, sempre in lingua inglese: ascoltato e discusso le posizioni delle singole delegazioni; tentato di creare alleanze per proporre emendamenti alla bozza di risoluzione fornita dal Presidente dell’Assemblea; discusso queste proposte di emendamenti nelle sessioni plenarie e redatto un disegno finale di risoluzione. Questi momenti mi hanno permesso di esercitare le conoscenze di diritto, storia ed economia acquisite nei miei studi, nonché l’abilità di public speaking e di negoziazione. Alla fine, sono orgogliosa di dire che siamo riusciti ad approvare il disegno proposto con unanimità dell’Assemblea.

Problemi futuri

Nello stesso modo in cui l’ONU può risultare distante dai “piccoli cittadini”, è emerso anche nel corso della simulazione che un numero sempre maggiore di paesi, quelli che fino a poco tempo fa avremmo definito “paesi in via di sviluppo”, ma che oggi sempre più si presentano come potenze economico-politiche (Brasile, India e Sudafrica ad esempio), sentono l’ONU poco disposta all’ascolto e troppo distante dai loro bisogni. Le critiche maggiori sono indirizzate ai paesi occidentali, specie gli USA, con l’accusa di fare da padroni nell’organizzazione e, in particolar modo, viene sollevata la questione dell’inadeguatezza del Consiglio di Sicurezza.

Il Consiglio è composto da 15 membri, di cui 5 permanenti (USA, UK, Francia, Repubblica Popolare Cinese e Federazione Russia) che possiedono il potere di veto su tutte le decisioni, per cui, anche di fronte ad una proposta approvata da 14 membri se uno dei “P5” si oppone, tale proposta viene rigettata. La scelta dei membri permanenti risale alla creazione dell’ONU durante il secondo dopoguerra e riflette quelle che, all’epoca, erano considerate le potenze mondiali e vincitrici. 

Alla luce però degli sviluppi storici ed economici che hanno avuto luogo dalla creazione dell’organizzazione ad oggi, appare piuttosto evidente che questa struttura risulti ormai poco adeguata. 

In conclusione, le sfide che questo “percepito distacco” pone sono molte e presenti a vari livelli, e dunque spetta alle future generazioni partecipare, informarsi per aiutare con queste difficoltà, e allo stesso tempo i dirigenti di oggi dovrebbero tenere la mente e le orecchie aperte a contributi e richieste esterne per migliorare uno dei più importanti forum per la pace della storia umana.

Per approfondire

Le Nazioni Unite sono anche al centro delle COP, le Conferenze ONU sul Clima, che potete approfondire in questo articolo.

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